Prendiamola comoda: l'itinerario di Primavera

14.02.2019


Quello che proponiamo è una giornata ideale, che sappia esaltare contenuti storici, paesaggistici e gastronomici della zona del Furlo del Comune di Fermignano. Dalla piana di Asdrubale alla testa del Duce.

Subito dopo colazione

L'itinerario che proponiamo, per quanti vogliano scoprire un lembo del Montefeltro poco conosciuto, parte idealmente dal cuore di Fermignano, e precisamente dalla massiccia torre medievale simbolo della cittadina eretta a fianco del ponte romano. L'occasione è ottima anche per dare un rapido scorcio al centro storico, che al sole della primavera comincia ad animarsi per il Palio della Rana.

Considerato che a stomaco vuoto la giornata stenta a carburare, prima di salire in auto è meglio approfittare dell'abilità del pasticcere del Dark Side, sito nel centro cittadino.
Poi tutti in vettura, seguendo le indicazioni per la piana di Asdrubale, che dista appena 3 Km dal centro cittadino. Sapendo ascoltare i suoni della natura, in questo luogo potrete ascoltare le gesta belliche della seconda guerra Punica tra i Romani e Cartaginesi.

Correva l'anno 207 a.C. quando l'esercito Cartaginese guidato dal condottiere Asdrubale, nell'intento di congiungersi con l'esercito del fratello Annibale per conquistare Roma, stava scendendo lungo la penisola italica. Sfortunatamente per lui incappò nell'imboscata dei Romani favorita dalla strettoia rappresentata dalla Gola del Furlo, (che a breve andremo a visitare). I romani comandati dal console Claudio Nerone, con destrezza sconfissero l'esercito cartaginese ed uccisero Asdrubale. Dalla piana si potrà intravedere la tomba di Asdrubale eretta in cima ad una collina.

Sulle orme del Duce

Si parte quindi per la Gola del Furlo alla scoperta di un unicum pieno di storia . Il Furlo abitato fin dall'età del bronzo narra una storia vecchia di circa 200 milioni di anni; geologicamente parlando è un grande libro aperto sulle mutazioni avvenute nella nostra penisola.
La lettura che proponiamo della Gola, vuole essere originale, seguirà infatti innanzitutto le orme di un personaggio storico quanto mai controverso, il Duce.

Seguiamo la direzione Acqualagna fino all'abitato del Furlo. Questa frazione, e il suo circondario, hanno rappresentato una sorta di seconda casa per il Duce, luogo di riposo prediletto lungo il percorso che da Roma lo portava nella sua Predappio. Benito Mussolini aveva scelto accuratamente l'area ove sostare, così tranquilla quanto magnifica. Una volta entrati nella frazione Furlo, seguite le indicazioni per il Monte Pietralata. Salendo, potrete notare, ai lati della strada, delle vecchie cave di pietra rosa del Furlo, (un antico sedimento marino, composto prevalentemente da calcare argilloso il cui colore varia dal rosa pallido al salmone, con sfumature rosso ruggine).

A circa 4 chilometri sulla destra si troverà un rifugio con uno spiazzale ove siamo invitati a lasciare le nostre macchine. In cinque comodi minuti di camminata, saremo già sulla cosidetta \"testa del Duce\". Infatti,negli anni trenta, gli abitanti del loco foggiarono la montagna riproducendo l'effigie di Mussolini. Da sotto il monte, non è facile distinguere profilo tanto particolare, per via del fatto che i partigiani minarono la montagna per cancellarne un ricordo doloroso.

Raggiunta la vetta, mangiare e dormire

Una volta raggiunta la vetta, il panorama che si presenterà ai vostri occhi è semplicemente stupendo: potrete osservare una sorta di fiordo, e una buona veduta dei pia alti massicci dell'Appennino Umbro-Marchigiano. Questo palcoscenico ha come protagonista l'aquila, che potrete osservare se, prendendovela comoda, vi ponete all'osservazione.

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