Radio Vaticano
Se Bordon si dimettesse indebolirebbe una battaglia che ha come posta
in gioco il varo dei regolamenti attuativi della legge contro
l'elettrosmog. Ne e' convinto il ministro per le politiche comunitarie
Gianni Mattioli.
''Pur
condividendo il dissenso del ministro per l'ambiente Willer Bordon
rispetto alla procedura adottata dal consiglio dei ministri di attendere
ancora l'osservanza della legge da parte di Radio Vaticana - ha
dichiarato Mattioli - ritengo che con le sue eventuali dimissioni il
ministro Bordon indebolirebbe una battaglia che ha come posta in gioco
l'approvazione da parte del consiglio dei ministri dei regolamenti
attuativi della legge contro l'elettrosmog.
Adottare
questi regolamenti che mettono in sicurezza tutto il paese - ha
concluso Mattioli - e' piu' importante che chiudere una vicenda
miserevole sulla quale tuttavia lo stesso presidente del consiglio non
e' disponibile a concedere a Radio Vaticana piu' che pochissimi
giorni''. Radio Vaticana. Verdi: pieno sostegno a Bordon \"Non esiste
alcun accordo occulto tra i partiti per non perdere il voto dei
cattolici, come sostiene il comitato Roma nord.
E
poi penso che anche i cattolici chiedano ai politici di difendere la
salute dei cittadini laddove esiste un pericolo concreto\". Lo afferma
la presidente dei Verdi, Grazia Francescato, secondo la quale Radio
Vaticana \"si e' impegnata molto\" ma il suo impegno \"non e' bastato
per
rientrare nei limiti di emissioni previsti dalla legge\". Per
questo, adesso, spiega Francescato, \"i Verdi si aspettano dal consiglio
dei ministri una decisione chiara e forte per fare rispettare la legge e
per tutelare la salute dei cittadini.
E'
necessario che Cesano serva da esempio affinche' gli italiani non si
trovino a combattere sempre contro antenna selvaggia. Per fare questo
sono necessari i decreti attuativi della legge sull'elettrosmog. In
questa battaglia-sottolinea infine la presidente del sole che
ride-sosterremo fino all'ultimo il ministro Bordon nelle iniziative che
intendera' adottare in nome del principio di precauzione\".
Radio
Vaticana. WWF: ecco i dati, ampiamente fuori legge Tra 40 e 83 volt
metro alle ore 7,50 in Via Senio; 24 v/m alle ore 12,15 sempre nella
stessa zona: sono i picchi di inquinamento
elettromagnetico
nell'area intorno all'emittente di Radio Vaticana. Si tratta del
risultato di una ricerca sulle misurazioni dei livelli di inquinamento
elettromagnetico effettuata dal WWF Italia, illustrata a Cesano nel
corso di un convegno.
I
dati giudicati \"allarmanti\" sono stati presentati al ministero
dell'ambiente. La ricerca (i dati completi sono a disposizione sul sito,
infatti, mette in evidenza che si tratta di limiti \"ampiamente
superiori\" a quelli consentiti dalla legge (6 volt metro), e che
l'inquinamento non riguarda solo gli abitanti di Cesano ma si estende a
\"macchia di leopardo\" per oltre 6 chilometri di raggio. Sulla
braccianese, a pochi chilometri da Cesano, in localita' osteria nuova
alle ore 19 l'inquinamento ha toccato quota 18 v/m e alle 19,45
addirittura 41 v/m.
Per
il rilevamento e' stato utilizzato lo strumento di misurazione emr-30 e
il metodo adottato ha permesso di monitorare la zona del comprensorio
di Cesano-Olgiata-Osteria Nuova durante 24 ore. \"sono dati
assolutamente verosimili, che noi mettiamo a disposizione del Governo\",
afferma il WWF Italia chiedendo \"la messa in sicurezza della
popolazione e il rispetto della legge\".
Bordon,
se Radio Vaticana non si adegua riprendo battaglia ''Quel che conta e'
la sostanza. E la sostanza e' che negli ultimi 40 giorni sono stati
fatti piu' passi avanti che nei due anni precedenti. Radio Vaticana deve
adeguare le sue emissioni ai limiti imposti dalla legge italiana entro
oggi. Se non lo fara', ci pensera' il Governo italiano a far rispettare
le regole entro il 30 aprile''. Non abbassa la testa, il ministro
dell'ambiente Willer Bordon e in un'intervista a
Repubblica torna sulla questione dell'elettrosmog e lancia un nuovo ultimatum a Radio Vaticana.
Se
il 30 aprile l'emittente radiofonica della Santa Sede non si adeguera'
''saro' io a riprendere in mano l'iniziativa - promette il ministro -
con gli strumenti del mio ministero''. Poi lancia un'accusa alla
Farnesina: ''sono stato costretto ad arrivare a un'ordinanza perche' il
ministero degli esteri, uno degli attori della commissione bilaterale
Italia-Vaticano, su questa vicenda ha mantenuto un atteggiamento
preciso: ha fatto intendere che in Italia si possa fare tutto
impunemente. Io, invece, trovo insopportabile questo clima da tarallucci
e vino''.