Radio Vaticano

26.02.2019


Se Bordon si dimettesse indebolirebbe una battaglia che ha come posta in gioco il varo dei regolamenti attuativi della legge contro l'elettrosmog. Ne e' convinto il ministro per le politiche comunitarie Gianni Mattioli.

''Pur condividendo il dissenso del ministro per l'ambiente Willer Bordon rispetto alla procedura adottata dal consiglio dei ministri di attendere ancora l'osservanza della legge da parte di Radio Vaticana - ha dichiarato Mattioli - ritengo che con le sue eventuali dimissioni il ministro Bordon indebolirebbe una battaglia che ha come posta in gioco l'approvazione da parte del consiglio dei ministri dei regolamenti attuativi della legge contro l'elettrosmog.

Adottare questi regolamenti che mettono in sicurezza tutto il paese - ha concluso Mattioli - e' piu' importante che chiudere una vicenda miserevole sulla quale tuttavia lo stesso presidente del consiglio non e' disponibile a concedere a Radio Vaticana piu' che pochissimi giorni''. Radio Vaticana. Verdi: pieno sostegno a Bordon \"Non esiste alcun accordo occulto tra i partiti per non perdere il voto dei cattolici, come sostiene il comitato Roma nord.

E poi penso che anche i cattolici chiedano ai politici di difendere la salute dei cittadini laddove esiste un pericolo concreto\". Lo afferma la presidente dei Verdi, Grazia Francescato, secondo la quale Radio Vaticana \"si e' impegnata molto\" ma il suo impegno \"non e' bastato per
rientrare nei limiti di emissioni previsti dalla legge\". Per questo, adesso, spiega Francescato, \"i Verdi si aspettano dal consiglio dei ministri una decisione chiara e forte per fare rispettare la legge e per tutelare la salute dei cittadini.

E' necessario che Cesano serva da esempio affinche' gli italiani non si trovino a combattere sempre contro antenna selvaggia. Per fare questo sono necessari i decreti attuativi della legge sull'elettrosmog. In questa battaglia-sottolinea infine la presidente del sole che ride-sosterremo fino all'ultimo il ministro Bordon nelle iniziative che intendera' adottare in nome del principio di precauzione\".

Radio Vaticana. WWF: ecco i dati, ampiamente fuori legge Tra 40 e 83 volt metro alle ore 7,50 in Via Senio; 24 v/m alle ore 12,15 sempre nella stessa zona: sono i picchi di inquinamento
elettromagnetico nell'area intorno all'emittente di Radio Vaticana. Si tratta del risultato di una ricerca sulle misurazioni dei livelli di inquinamento elettromagnetico effettuata dal WWF Italia, illustrata a Cesano nel corso di un convegno.

I dati giudicati \"allarmanti\" sono stati presentati al ministero dell'ambiente. La ricerca (i dati completi sono a disposizione sul sito, infatti, mette in evidenza che si tratta di limiti \"ampiamente superiori\" a quelli consentiti dalla legge (6 volt metro), e che l'inquinamento non riguarda solo gli abitanti di Cesano ma si estende a \"macchia di leopardo\" per oltre 6 chilometri di raggio. Sulla braccianese, a pochi chilometri da Cesano, in localita' osteria nuova alle ore 19 l'inquinamento ha toccato quota 18 v/m e alle 19,45 addirittura 41 v/m.

Per il rilevamento e' stato utilizzato lo strumento di misurazione emr-30 e il metodo adottato ha permesso di monitorare la zona del comprensorio di Cesano-Olgiata-Osteria Nuova durante 24 ore. \"sono dati assolutamente verosimili, che noi mettiamo a disposizione del Governo\", afferma il WWF Italia chiedendo \"la messa in sicurezza della popolazione e il rispetto della legge\".

Bordon, se Radio Vaticana non si adegua riprendo battaglia ''Quel che conta e' la sostanza. E la sostanza e' che negli ultimi 40 giorni sono stati fatti piu' passi avanti che nei due anni precedenti. Radio Vaticana deve adeguare le sue emissioni ai limiti imposti dalla legge italiana entro oggi. Se non lo fara', ci pensera' il Governo italiano a far rispettare le regole entro il 30 aprile''. Non abbassa la testa, il ministro dell'ambiente Willer Bordon e in un'intervista a
Repubblica torna sulla questione dell'elettrosmog e lancia un nuovo ultimatum a Radio Vaticana.

Se il 30 aprile l'emittente radiofonica della Santa Sede non si adeguera' ''saro' io a riprendere in mano l'iniziativa - promette il ministro - con gli strumenti del mio ministero''. Poi lancia un'accusa alla Farnesina: ''sono stato costretto ad arrivare a un'ordinanza perche' il ministero degli esteri, uno degli attori della commissione bilaterale Italia-Vaticano, su questa vicenda ha mantenuto un atteggiamento preciso: ha fatto intendere che in Italia si possa fare tutto impunemente. Io, invece, trovo insopportabile questo clima da tarallucci e vino''.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia